giovedì 2 aprile 2020

Henri Bergson

Henri-Louis Bergson è stato un filosofo francese. La sua opera superò le tradizioni ottocentesche dello Spiritualismo e del Positivismo ed ebbe una forte influenza nei campi della psicologia, della biologia, dell'arte, della letteratura e della teologia. Fu insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1927 sia «per le sue ricche e feconde idee» sia «per la brillante abilità con cui ha saputo presentarle».

Secondo Bergson, la scienza non riesce a cogliere nè la continuità nè il movimento vero e reale della vita= ininterrotta produzione di novità.
-->La scienza opera mediante processi che"semplificano" la realtà concreta, "immobilizzando" il suo soggetto e classificandolo, seguendo la logica del calcolo. --> Necessario: intelligenza intuitiva, in grado di cogliere "dall'interno" la dinamica del reale.

Bergson distingue:
  • il tempo della scienza--> "privo di durata", definendole l'assenza. Il tempo della scienza è una successione omogenea di istanti ed è quello "esteriore", misurabile e spaziato in una sequenza omogenea di istanti;
  • tempo della coscienza--> è concepito come flusso continuo, incessante movimento degli stati di coscienza in cui passato, presente e fututo si fondono. Esso presenta diverse qualità: è il tempo della vita, cioè delle cose che hanno significato per ciascun individuo, è qualitativo, perchè non è misurabile e ha senso in ragione della qualità del ricordo che suscita in noi.
Identifica la coscienza con la memoria e ne distingue tre aspetti:
  1. il ricordo puro o memoria pura--> è la coscienza stessa, che è pura duratura spirituale, conservazione integrale dell'esperienza vissuta. Essa è il deposito di tutti i ricordi passati, in quanto registra automaticamente ciò che viviamo nella sua forma originale e globale;
  2. il ricordo-immagine--> è l'atto con cui il nostro passato si concretizza nel presente in vista dell'azione;
  3. la percezione--> è la facoltà che ci lega al mondo esterno e seleziona i dati utili alla vita concreta e può essere occasione del raffiorare di un ricordo.
Secondo Bergson la vita  si origina da un unico impulso iniziale--> "slancio vitale": un'energia che crea di continuo e in modo imprevedibile, perchè libera. Essa non è scomponibile nè riversibile e implica la conservazione integrale del passato.
--> si tratta di un impulso spirituale e invisibile, che trabocca nel mondo, concepito come un unico organismo vivente di cui tutte le cose e gli individui sono partecipi.
 --> si espande nell'universo, ma con un'intensità variabile, il che spiega la differenzazione degli esseri e della specie.--> la vita è creatvità libera e imprevedibile.

EVOLUZIONE CREATRICE: che supera il dualismo tradizionale tra materia e spirito--> la realtà è sempre unica.
--> coscienza:
  1. intellettiva ed esterna--> propria della scienza;
  2. intuitiva ed interna--> propria della metafisica, che Bergson considera "scienza assoluta del reale".    

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