mercoledì 3 giugno 2020

Jean-Paul-Charles-Aymard Sartre  è stato un filosofoscrittoredrammaturgo e critico letterario francese, considerato uno dei più importanti rappresentanti dell'esistenzialismo, che in lui prende la forma di un umanesimo ateo in cui ogni individuo è radicalmente libero e responsabile delle sue scelte, ma in una prospettiva soggettivista e relativista. In seguito Sartre diverrà un sostenitore dell'ideologia marxista, della filosofia della prassi e, pur con dei profondi "distinguo", anche del conseguente materialismo storico.
Sartre insegnò filosofia in diversi licei fino al 1945. Al termine della seconda guerra mondiale, si dedicò esclusivamente alle sue opere filosofiche e letterarie: “faccio, farò dei libri; ce n’è bisogno, e serve, malgrado tutto”. 

1.3L'esistenzialismo in Sartre

Il problema dell'esistenzaIn ogni libro, Sartre presenta un problema che lo angoscia : Come scappare dall’assurdo? Come non rinchiudersi nei libri e agire? Come incontrare l’altro? I romanzi La Nausea (1938) e I cammini della libertà (1945-1949) sollevarono il problema dell’esistenza.
La guerra evidenziò più che mai la necessità dell’impegno, di un esistenzialismo attivo e umanista. Nel 1945 fondò una rivista Les Temps modernes che sintetizza le tre esperienze che furono fondamentali nella sua vita: 
  • La filosofia
  • La letteratura
  • La politica
Influenzato dalla filosofia tedesca e dal marxismo, il suo esistenzialismo si percepisce in due saggi: L’Essere e il Nulla nel 1943 e La critica della ragione dialettica nel 1960. 
L'uomo è intereamente responsabile della propria vitaLa condizione di abbandono dell’uomo nel mondo, si presenta come fondamento dell’assoluta responsabilità alla quale nessuno può sottrarsi. L’uomo ha la responsabilità totale della propria esistenza, delle proprie scelte. 

1.4L'importanza del teatro in Sarte

Il teatro lo aiuta a trasmettere al meglio il suo pensieroSartre abbandonò il romanzo nel 1949. Attraverso Il teatro riuscì a trasmettere al meglio il suo pensiero filosofico:
  • Le mosche (1943) introduce la questione politica della Resistenza.
  • A porte chiuse (1944) tratta della difficoltà di convivere con gli altri, “l’inferno sono gli altri”. Ѐ la pièce più famosa e recitata di Sartre.
  • Le mani sporche (1948) è un’opera teatrale sul fine e i mezzi nell’azione politica. La sua rappresentazione suscitò polemiche e violenti attacchi da parte del Partito Comunista Francese, al punto di convincere Sartre a ritirare il permesso per la messa in scena.

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Il ruolo politico dello scrittore

Letteratura come strumento politicoDopo l’anno 1945, la letteratura fu eclissata dalla politica. Sartre si interrogava sul ruolo dello scrittore e concludeva dicendo che scrivere deve essere un impegno, la letteratura può diventare un importante strumento politico. 

2.2Il tempo delle polemiche

Vicino alla Cuba castrista e alla Cina maoistaSartre litigò con Albert Camus, collaboratore e amico, dopo la pubblicazione del saggio di Camus L’uomo in rivolta. Disapprovò le invasioni sovietiche in Ungheria (1956) e Cecoslovacchia (1968), ebbe avvicinamenti e rapporti con la Cina maoista, visitata nel 1955 con Simone de Beauvoir, e più tardi con Cuba castrista.    
Sempre in prima linea per prendere posizione sui problemi politici dell'epoca, Sartre si schierò contro la politica francese in Algeria ed entrò a far parte del Tribunale Russell a riguardo dei crimini americani in Vietnam, nel 1968 approvò l’insurrezione studentesca.  
Attentato dell'OAS in a Parigi l' 1.11.1961 dopo manifestazione contro il razzismo a cui partecipò Sartre
L'Attentato a SartreRichiamato più volte dalle autorità senza mai esserne preoccupato: “Non si imprigiona un Voltaire” diceva De Gaulle nei sui confronti. Nel 1962 riuscì a salvarsi nel suo appartamento da un attentato dall’ OAS. Nel 1964 rifiutò il Premio Nobel per la letteratura, per via del socialismo e perché non voleva “trasformarsi in un’istituzione”.   
Un principio di autobiografia Le Parole fu pubblicato nel 1963.   

2.3Gli ultimi anni

Quasi cieco, incapace di leggere e di scrivere, si dedicò a progetti di interviste (raccolte in Situations IX e X) e libri-dialoghi.  Dopo un lungo declino fisico, morì di edema polmonare a Parigi, il 15 aprile 1980. L’evento ebbe una risonanza mondiale, durante il suo funerale presenziarono circa cinquantamila persone.
Sartre è l’autore francese sul quale si pubblicano più articoli, libri e tesi nel mondo.

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